Gli eredi di Wulf Dorn | Trama fantasiosa ok, ma la coerenza?

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Non moltissimo tempo fa mi sono ritrovata a leggere Gli eredi di Wulf Dorn, edito Corbaccio.
E’ un libro uscito solo qualche mese fa e intorno al quale si è creata grande aspettativa, soprattutto viste le passate performance dell’autore.

– TEMPO DI LETTURA 3 MINUTI –

Vi racconto subito il primo pensiero che ha suscitato in me questo libro: in una calda notte estiva di ormai moltissimi anni fa mi ritrovai a guardare sulla gloriosa Rete 4 un film su un gruppo di bambini biondissimi e cattivissimi.
Ok, anche i bambini di Wulf Dorn sono cattivissimi. I bambini di questo libro sono, io credo, gli
eredi del titolo. Se la mia ipotesi è esatta possiamo assegnare un punto al caro Wulf Dorn: se l’intento dell’autore era quello di narrare una storia in cui venissero esasperati problemi gravissimi e reali come il maltrattamento e la non comprensione dei bambini e ancor di più la mancanza di interesse negli adulti di consegnare ai propri figli un mondo ecologicamente, politicamente e socialmente a posto allora ha scelto molto bene il messaggio che voleva inviare. E penso che quel messaggio giunga neppure troppo difficilmente.

Ciò che perplime è la forma che l’autore ha deciso di dare a questo bellissimo e importantissimo messaggio.

 

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Gli eredi
Wulf Dorn
ed. Corbaccio

trad. A. Petrelli
324 pag.
9,99€ (ebook) | 18€

1/5 su Goodreads

Gli eredi di Wulf Dorn | Trama

Il libro si apre con una donna a bordo di un’auto.
L’auto è ferma sul ciglio della strada e la donna ha appena avuto un incidente.
Nella scena successiva ci ritroviamo nella saletta degli interrogatori di un ospedale psichiatrico in compagnia di un criminologo e della donna dell’incidente in evidente stato confusionale.
La donna racconta cosa le è successo negli ultimi giorni, cosa l’ha portata sino all’incidente: il suo racconto è delirante, confuso, nonostante lei sia lucidissima e continui a ripetere al criminologo di sapere perfettamente che il suo racconto è inverosimile.

Non continuo perché vi spoilererei qualcosa di importantissimo e non me lo perdonerei mai, quindi taccio.

La debolezza di questo libro, a mio avviso, sta proprio nella trama e nella sua credibilità.
Non tutte le storie devono necessariamente essere verosimili, questo è vero. Esistono altri generi oltre il realismo: esiste il fantasy, l’horror, la fantascienza. Ma i grandi capolavori di questi generi hanno tutti una caratteristica comune: la coerenza interna alla trama.
Se una storia è fantascienza può anche raccontarci di navi volanti e alieni verdastri ma deve sempre mantenere una coerenza rispetto al tipo di immaginario a cui ha deciso di attingere.
Ne Gli eredi di Wulf Dorn sembra invece che la gestione della trama sfugga di mano all’autore e ci si ritrova davanti a colpi di scena o spiegazioni del tutto fuori luogo e incoerenti con tutto ciò è stato raccontato prima.

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Gli eredi di Wulf Dorn | Stile

Lo stile de Gli eredi di Wulf Dorn è sicuramente molto pulito.
Uno stile senza fronzoli o abbellimenti, frasi brevi, significative, combinate in modo sapiente.
Tuttavia, non l’ho trovato coinvolgente.
Il ritmo, nonostante la storia lo richiederebbe, non è incalzante. Non sono rimasta attaccata alla pagina, né ho divorato il libro chiedendomi come andasse a finire.

Peccato.


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