La passione segreta di Margaret Atwood per i fumetti

margaret atwood angel catbird
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Questo articolo, che ci svela una piccola bizzarria nella vita della pluripremiata scrittrice Margaret Atwood, è a firma di Irma Gallo ed è comparso, in spagnolo, su Literal Magazine, il 17 marzo 2019.

Vorrei iniziare a tradurre articoli interessanti che ci permettano di condividere punti di vista differenti, esterni alla cultura delle nostre quattro mura.

Così ho iniziato da qui: mi sono cimentata con una traduzione dallo spagnolo e non so neppure io perché, dal momento che il mio inglese ha sempre avuto una marcia in più del mio spagnolo e in più, mentre l’inglese ho continuato ad utilizzarlo per lavoro, lo spagnolo l’ho abbandonato con la fine dell’università (ergo, non traduco dallo spagnolo da circa un lustro).

 

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Tutto questo per dire: ispanisti che passate di qua, non vogliatemene, sto rispolverando una lingua che amo molto che ho usato davvero poco!

Vi lascio con l’articolo di Irma Gallo su Margaret Atwood e i fumetti, l’originale potete trovarlo a questo link.

– TEMPO DI LETTURA 3 MINUTI –

Nonostante abbia ricevuto premi come il Booker, il Príncipe de Asturias e il National Book Critics Circle, il gran pubblico ha conosciuto Margaret Atwood (1939) grazie a Netflix e a HBO.

L’altra Grace è stato pubblicato nel 1996 e Il racconto dell’ancella nel lontano 1985, tuttavia, è nel format di serie televisiva che questi romanzi e la loro autrice hanno avuto una sorprendente diffusione, quella che non dànno i riconoscimenti letterari.

Le protagoniste di entrambi i romanzi sono donne forti, decise, ribelli. Per questo motivo, l’autrice è stata etichettata come femminista.

Tuttavia, in un’intervista concessa al periodico Río Negro di Buenos Aires, mostrando l’ironia che la caratterizza, si è smarcata da questa etichetta: “nel momento in cui fai di una donna la protagonista di un libro, come essere pensate buono o cattivo che sia, l’opera viene considerata femminista,ma questa è la visione di chi pensa che le donne non dovrebbero pensare. La mia proposta parte dal presupposto le donne sono persone, un’idea abbastanza radicale”.

margaret atwood alias grace

Alle fine del 2016, Atwood venne duramente criticata per aver firmato, insieme ad altri accademici ed intellettuali, una lettera indirizzata a l’Universidad de la Columbia Britànica nella quale si difendeva il diritto ad un giudizio equo per il professor Stephen Galloway, accusato di abusi sessuali.



La conseguenza fu che molte femministe le rivolsero tweet in cui la criticavano per non essersi schierata con le vittime degli abusi. A gennio 2018 pubblicò, sul The Globe and Mail di Toronto, un articolo intitolato: “Sono una cattiva femminista?” nel quale scriveva: “Credo che per far in modo che le donne abbiano diritti umani e civili, debbano esistere diritti umani e civili. Punto. Incluso il diritto alla giustizia fondamentale”.

margaret atwood handmaid tale

Tanto critica è Atwood, che ne Il racconto dell’ancella, ritrae una società distopica in cui le donne in età fertile sono ridotte ad essere schiave sessuali degli uomini di potere, dal momento che le loro mogli – che di certo non laceranno – non possono avere figli.

Confesso – non è presunzione – che conoscevo già Margaret Atwood già prima del furore provocato dalle due serie tv, soprattutto Il racconto dell’ancella, che conquistò cinque Emmy nel 2017.

Più o meno nel 2005 mi ritrovai fra le mani una copia de L’assassino cieco, libro col quale guadagnò i premi Booker e Hammett, entrambi nel 2000.

Mi costò fatica leggerla (altra confessione) perché è un racconto dentro il racconto, perché mette insieme diversi generi come il romanzo realista e la fantascienza.

margaret atwood

Ma anche così riuscì ad apprezzarla e Atwood divenne un’autrice immancabile fra i miei libri: Il racconto dell’ancella, L’altra Grace, ma anche Nulla finisce, L’assassino cieco, Oryx e Crake, e per ultimo il cuore compongono arte della mia biblioteca personale, alla quale si aggiunge il fumetto Angel Catbird, disegnato da Johnnie Christmas, colorato da Tamra Bonvillain, e ubblicato da Sexto Piso y la Secretaría de Cultura nel 2018.

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Innanzi tutto, devo dire che mi stupì moltissimo sapere che Margaret Atwood —della quale credevo di conoscere tutto— aveva realizzato un fumetto.

E come la stessa autrice ammette nell’Introduzione, non sono l’unica: “Forse è strano che qualcuno conosciuto per i suoi romanzi e le sue poesie scriva fumetti (…) Perché una venerabile dama letteraria come me – un’anziana dama insignita di premi letterari, una bella dama che dovrebbe riposare fra i suoi allori e la seda a dondolo, degna ed emblematica -, perché questa venerabile dama si mette a far la sciocca con un supereroe gatto-gufo volante in club notturni per felini, giusto per non citare gli uomini-topi giganti?”




Atwood risponde a questa domanda mettendo in relazione la propria storia personale con i fumetti, come apprezzava la lettura de La piccola Lulú, Batman, lanterna verde e Dick Tracy, fra gli altri, e come, sin da bambina, disegnava le proprie storie che “avevano come protagonisti un paio di supereroi conigli volanti, molto allegri e fissati con le capriole per essere considerati pesi massimi”.

E se qualcuno dubitasse delle sue parole, questa edizione di Sexto Piso include un disegno fatto fra i sei e i sette anni in cui ci sono un paio di gattinaïf dotati di ali, e anche alcuni bozzetti per il costume del personaggio Cat Leone. (Inutile dire, ma lo dico, che i bozzetti sono stati fatti dalla Margaret adulta, molti anni dopo quelli dei gatti con le ali).

Angel Catbird è il risultato della passione di Margaret Atwood per i fumetti — nei primi dieci anni degli anni Settanta aveva già pubblicato una striscia politica, Kanadian Kultchur Komix su una rivista che si chiamava This Magazine —, e della sua preoccupazione della conservazione degli uccelli. Atwood ama i gatti e dice che per cinquant’anni l’hanno sempre accompagnata: “L’unica ragione per cui adesso non ne ho nessuno è che  temo di incontrarne uno. Questo e di lasciarlo orfano, insomma”.

margaret atwood angel catbird

Nella sua ricerca del miglior modo per proteggere tanto gli uccelli quanto i felini, ha incontrato Nature Canada, un’istituzione che dirige la campagna #SafeCatSafeBird, che fornisce statistiche di quanti gatti muoiono investiti e quanti uccelli muoiono divorati dai gatti in Canada e negli Stati Uniti ogni anno. Fra le pagine di Angel Catbird vengono mostrate alcune di queste statistiche e forniti consigli per aver cura di entrambe le specie.




La trama di questa prima graphic novel di Margaret Atwood è semplice: Strig Felidus è un ingegnere il cui DNA si mescola accidentalmente con quello di un gatto e di un gufo e che diventa Angel Catbird.

A partir da qui, con l’aiuto di Cat Leone, mezzo gatto e mezzo umano, il Conte Gátula, altri uomini-gatto e, di certo, alcuni uccelli, lotteranno contro il malvagio professor Muroid, che insieme al suo esercito di topi vuole dominare il mondo.

margaret atwood

Qui non ci si estrania nella fine ironia delle proposte distopiche delle altre opere di Margaret Atwood, ma se questo non fosse un argomento sufficiente per ardire a leggerla, le illustrazioni, il colore, gli “extra” (bozzetti non solo di Margaret ma anche dell’illustratore e della colorista, di come siano giunti a definire i personaggi finali, storyboards, etc.) rendono Angel Catbird un oggetto del desiderio, piacciano o no i fumetti.

E chi può resistere ad un oggetto del desiderio, prodotto, per di più, dall’immaginazione di questa bizzarra dama quasi ottantenne, la grande Margaret Atwood? Non io.

DISCLAIM

  • Tutte le immagini presenti in questo post sono scaricate da Google immagini
  • Questo post non è stato sponsorizzato da Literal Magazine né da alcuna delle ancelle di Margaret Atwood



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