5 simboli del Natale | 5 cose che…

Un po’ mi spiace concludere qui le nostre chiacchiere natalizie ma è tempo: i 5 simboli del Natale sono l’ultimo argomento natalizio che tratterò. E’ tempo di andare avanti, miei cari.

Ognuno di noi ha un immaginario natalizio molto diverso: tutti noi trabocchiamo di ricordi, aneddoti, pensieri che nella nostra mente collegano il Natale con quella o quell’altra cosa. Il mio immaginario natalizio, devo dirvelo, non è particolarmente originale tranne forse per uno dei miei simboli del Natale di cui vado a parlarvi.

Libro

Ragazzi miei, ormai mi conoscete, ci conosciamo, capite bene che non posso esimermi: usando moltissima violenza contro me stessa eviterò di nominare per l’ennesima volta Canto di Natale di Charles Dickens (come ho fatto negli ultimi… quanti? 3 post sul Natale?) ma non posso non nominare Piccole donne della cara Louisa May Alcott. Mi dispiace, se non è zuppa è pan bagnato ma almeno uno dei due deve essere tirato in ballo se si parla di libri natalizi!

 

Film

Non so quanto originale sia questa scelta, per me poco, ma forse solo perché ho visto talmente tante volte questo film che per me è come un classicone: sto parlando di Love Actually, deliziosa british comedy ambientata nel periodo natalizio.

 

Cibo

Anche qui, mi sembra banale ma forse non lo è poi tanto: il cibo simbolo del Natale per me non è il pandoro, non è il panettone ma è, tenetevi forte, il bastoncino di zucchero. Il bastoncino di zucchero in quel suo lucido intreccio di bianco e rosso, è capace di suscitare in me all’istante lo spirito natalizio. Proverò a mangiarne uno a luglio e vediamo che succede.

 

Profumo

Qui torniamo nella banalità più vile: arancia&cannella. Toh, voglio fare la spavalda: mela&cannella. Ma la cannella dev’esserci.

 

Canzone

In coda a questa lista dei miei simboli del Natale trovate la sorpresa. Vi avevo detto che sarei stata banale sino alle lacrime per tutto tranne che per una cosa ed eccoci arrivati: la canzone simbolo del Natale. Per uno strano allineamento astrale, qualche anno fa mi ritrovai ad ascoltare questo album nel periodo natalizio. Lo ricordo ancora: ero nella cucina di casa di mia madre, stavo preparando qualcosa – probabilmente un dolce – e tenevo nella tasca del grembiule il mio glorioso lettore mp3 rosa con dentro caricato questo album. Si tratta di Ballate per piccole iene degli Afterhours, che nulla ha di natalizio, né di gentile, né di amorevole. Però, per me, è rimasto irrimediabilmente natalizio.

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