In uno fra i primi post del nuovo anno vi ho parlato dei miei buoni propositi di blogger e lettrice:
- organizzare il blog
- leggere meglio e per motivi migliori
- non perdermi dietro ai bestseller
- creare una progettualità nelle mie letture
Per i primi punti mi sento motivatissima e credo di aver iniziato l’anno a gonfie vele: ho salutato il 2018 fra le pagine de L’inverno del nostro scontento del mio amato John Steinbeck e penso che meglio di così non potesse andare.
Per l’ultimo punto sentivo di aver bisogno di fare qualche acquisto e così ho fatto.
In questo post vi mostro i miei (molti) acquisti libreschi di inizio anno…
– TEMPO DI LETTURA 4 MINUTI –
Organizzare il blog e le mie letture
Organizzare il blog e le mie letture non sarà semplice ma ci voglio provare.
Vorrei che in questo 2018 il blog seguisse un progetto di crescita e di studio, vorrei approfondire determinati argomenti e determinati autori.
Generalmente, quando preparo un post su un libro, cerco di farmi un’idea dell’intorno di quel libro:
- chi è l’autore, quando è vissuto
- qual è il contesto storico e culturale in cui nasce il libro
- che impatto ha avuto il libro sul pubblico (e se possibile, perchè)
E’ questo il motivo principale per cui non avrei potuto rinunciare a Storia della letteratura americana. Dai canti dei pellerossa a Philip Roth edito BUR: uno dei percorsi che vorrei seguire quest’anno è quello della letteratura americana, una letteratura che ha creato opere meravigliose (una fra tutte, Moby Dick) ma che io conosco pochissimo.
Questo manuale mi servirà per contestualizzare opere e autori e per trovare spunti di lettura e di approfondimento. Si tratta di una storia della letteratura piuttosto compatta, ma penso sarà un ottimo punto di partenza per le mie ricerche.
Ovviamente il manuale di letteratura è accompagnato da diversi libri di autori americani: Fitzgerald, Salinger, (ancora) Steinbeck e Joyce Carol Oates.
Neanche a dirlo, l’imperituro progetto letterario di tutta la mia vita è quello di conoscere qualsiasi cosa sia scaturita dalla letteratura inglese.
Prevedo di aggiungere qualche nuova lettura alle 11 già fatte per la maratona shakespeariana del 2016: due anni fa ho letto 9 opere di Shakespeare, nel 2017 ne ho lette altre due, quest’anno mi propongo di aggiungere Re Lear (che già avevo), Il racconto d’inverno (che ho comprato in questa occasione) e il Riccardo III (che devo ancora procurarmi).
La serie dei britannici è completata da Mary Wallstonecraft e Byron, Shelley e Keats.
In ultimo un progetto piccolo e qualche lettura sparsa:
- il progetto piccolo in realtà è un progetto immenso che ho momentaneamente ridimensionato per non sentirmi sopraffatta. Potremmo chiamare questo progetto operazione recupero opere imprescindibili per un lettore con la L maiuscola. Un po’ lungo, ma rende l’idea.
Questo progetto per il momento implica la lettura di due pietre miliari della letteratura internazionale ovvero Cent’anni di solitudine del buon Marquez e Le anime morte di Gogol. Ebbene sì, ci riprovo coi russi. Ma vincerò, amici miei, alla fine vincerò io!
(Per chi non conoscesse le mie avventure letturesche passate, c’è da sapere che intrattengo un rapporto di amore/odio con gli autori russi: ne riconosco l’importanza e vorrei davvero essere uno di quei lettori che sostengono con nonchalanche di aver letto l’opera omnia di Dostoevskij ma gna faccio regà, gna faccio…) - le letture sparse sono quattro e tutte di autori italiani: si tratta di Ave Mary, in cui Michela Murgia analizza il rapporto fra la Chiesa cattolica e la creazione del ruolo della donna nella nostra società, de Il breviario del rivoluzionario da giovane di Bruno Osimo edito Marcos y Marcos (e a onor del vero questo è l’unico libro fra quelli che vi mostro che non ho acquistato ma che mi è stato inviato dalla casa editrice), de Il dente batte dove la lingua duole, scritto a quattro mani da Camilleri e De Mauro e infine di Fontamara di Ignazio Silone.
Progettare letture, progettare contenuti
Da quando questo blog ha visto la luce, ormai nel lontano 2010, credo di aver fatto davvero tanti passi avanti.
Innanzi tutto sono riuscita a raccogliere tutti i miei contenuti attorno a un tema, la letteratura.
Ho iniziato scrivendo ciò che pensavo delle letture che facevo ma senza un progetto, senza una cadenza regolare o alcun tipo di organizzazione.
Piano piano ho messo ordine in questo caos di contenuti, sono riuscita a organizzare il blog e per farlo ho dovuto mettere ordine anche fra le mie letture: ho iniziato a leggere libri che potessero darmi da scrivere per il blog (e in questo, già ce lo siamo detti, a volte ho sbagliato).
Adesso, forse anche per il fatto di essere tornata a studiare, vorrei che il blog passasse al livello succesivo: vorrei iniziare a parlare della letteratura in modo più progettuale, globale, magari per macrotemi, per periodi storici.
Mi piacerebbe partire dal grande e finire nel piccolo, dare uno sguardo panoramico per poi buttami a capofitto nell’espressione individuale, fosse anche nel minuscolo.
Come buon proposito per il 2018 mi sembra già piuttosto ambizioso. Incrociamo le dita!
Bella idea, ottimo modo per organizzarsi!
Beh parti con il piede giusto: hai fatto un sunto con le azioni che vuoi concretizzare per conseguire il risultato che ti sei prefissata. Ora lo devi mettere in pratica ma sono sicura che ci riuscirai 😊