Ho letto Il fascismo eterno di Umberto Eco ormai qualche mese fa, durante l’estate.
Ho preso molti appunti mentre lo leggevo, appunti che sono rimasti intonsi fino a ieri quando tre accadimenti mi hanno fatto capire che era il momento di buttare giù due righe e parlarvi di questo libro drammatico e terrificante.
Le ragioni che mi spingono a scrivere sono tre:
- un’intervista di Augias a Liliana Segre, per Quante storie, in cui lei racconta delle leggi razziali promulgate da Mussolini nel settembre del 1938 e della sua personalissima esperienza in un campo di concentramento (qui potete trovare la puntata)
- la notizia che a Lodi la giunta leghista esclude i bambini stranieri dalle agevolazioni per la mensa e gli scuolabus (qui potete trovare la notizia)
- l’annuncio del Ministro Di Maio che sottolinea che il reddito di cittadinanza sarà solo per i cittadini italiani
– TEMPO DI LETTURA 5 MINUTI –
L’immaginario collettivo è inquinato da un’idea stereotipata del migrante, che è visto solo come un accattone, un emarginato, qualcuno che vuol per forza fregarci o farci del male.
In realtà esistono tantissime persone arrivate da paesi comunitari ed extracomunitari che vivono in Italia da anni, hanno qui le loro famiglie, il loro lavoro, sono perfettamente integrate e pagano le tasse esattamente come gli italiani “di nascita”.
Per quale motivo una persona che lavora e paga le tasse in Italia non dovrebbe poter usufruire di un servizio erogato dallo Stato?
Perché è straniero, perché è immigrato, perché è il nostro nemico comune, il capro espiatorio usato nell’ordine per:
- ridarci un’identità di popolo che abbiamo perso da molto o forse non abbiamo mai avuto (ed è un po’ triste che per sentirci italiani dobbiamo unirci a odiare svisceratamente qualcun altro)
- farci distrarre da problemi reali, molto più gravi dell’immigrazione, che i nostri governanti non hanno le capacità o l’interesse per affrontare
Leggere Il fascismo eterno mi ha dato la certezza, insieme rassicurante e devastante, che reputare gravissimo ciò che ci accade intorno non è allarmismo, non è ingigantire le cose, non è sopravvalutarle.
Dopo aver letto questo breve libro ho avuto la certezza che il mio terrore davanti certe espressioni del Ministro Salvini, non è frutto della mia fantasia, è un timore reale, di cose reali, già successe, e che potrebbero succedere di nuovo (ammesso che non stiano già succedendo).
Il Fascismo eterno di Umberto Eco è il testo di una conferenza del 1995 tenuta alla University of Columbia in occasione dell’anniversario della liberazione d’Europa.
Essì. Tenuta ben 23 anni fa eppure attualissima, spaventosamente attuale.
In questo breve testo, di appena 51 pagine, Umberto Eco si cimenta in un’analisi lucidissima del fascismo, di ciò che è stato e di ciò che potrebbe essere ancora. Eco ci lascia un messaggio importantissimo ossia che difficilmente, un giorno, vedremo spuntare da un balcone un tizio ridicolo con una divisa militare e che ci spinge ad andare in guerra. Sarebbe troppo facile.
Il fascismo si è mostrato in molte forme e continuerà a farlo e sta a noi, informandoci, leggendo libri come questo, stare all’erta e riconoscere sin dalle primissime avvisaglie qualsiasi manifestazione di fascismo.
Ma se anche lo riconosciamo, cosa possiamo fare noi contro il fascismo? Possiamo parlarne.
Se ci pensate una delle più efficaci armi contro il fascismo di Mussolini è stata la libertà di pensiero e di espressione: la censura ha provato a frenarle ma gruppi clandestini continuarono a far circolare le idee e le informazioni.
Possiamo combattere il fascismo mettendo in dubbio le cose che ci vengono date per giuste, buone, certe.
Oggi ci viene detto che il nostro Governo si prende cura di noi lasciando in mare poveri disperati che non hanno nulla: è davvero così che il Governo pensa agli italiani?
Proprio ieri leggevo un articolo de Il Fatto Quotidiano, a firma di Ferruccio Sansa, che mette in relazione le cifre spese per i migranti e le cifre perse per via dell’evasione fiscale. Il rapporto era qualcosa come 1 a 20.
[…] nello stesso 2017 l’evasione fiscale in Italia è stata quantificata in 111 miliardi. Venti volte quanto ci costa l’accoglienza.
Ferruccio Sansa, Il grande male dell’Italia sono gli immigrati
Umberto Eco smonta il fascismo in piccoli pezzi identificativi e riconoscibili e dimostra che il fascismo non è neppure un’ideologia uniforme, ma solo un’accozzaglia di idee incoerenti.
Il fascismo in Italia è nato e ha avuto successo a causa del malcontento popolare. In un momento in cui il popolo italiano aveva bisogno di risposte, Mussolini è riuscito a dare quelle risposte che nessun altro è riuscito a dare. Ma perché nessun altro? Eco ci spiega: perché nessun altro si è spinto alle scorrettezze del fascismo, primo. E secondo perché il populismo fascista ha assecondato il popolo anche quando il popolo andava redarguito. Non è sempre possibile dire sì, non è sempre giusto assecondare la massa vociante.
Tutto questo ci ricorda nulla?
L’Ur-fascismo scaturisce dalla frustrazione individuale o sociale. Il che spiega perché una delle caratteristiche tipiche dei fascismi storici è stato l’appello alle classi medie frustrate, a disagio per qualche crisi economica o umiliazione politica, spaventate dalla pressione di gruppi sociali subalterni.
Umberto Eco, Il Fascismo eterno
Il Fascismo eterno di Umberto Eco è un libro che dovremmo leggere tutti, proprio in questo momento storico, ed è per questo che ho deciso di regalarvelo.
Ho comprato per voi due copie di questo libro e vorrei che facessero un lungo viaggio: vorrei che si candidasse a ricevere il libro solo chi è disposto a leggerlo e poi a inviarlo a qualcun altro.
Se ve la sentite di portare avanti questo compito, dovete solo andare sul mio profilo Instagram e commentare sotto l’immagine in cui mostro i due libri (la pubblicherò contestualmente a questo post).
Terrò i commenti aperti per una settimana, dopo di che estrarrò due commenti attraverso Instagram Random Comment Picker un sito che, appunto, seleziona in modo casuale commenti da sotto un post Instagram.
Mi piacerebbe anche che chi legge il libro lasciasse un segno, un qualsiasi segno all’interno del libro: una frase sottolineata, un appunto, una domanda, una citazione. Mi piacerebbe che tutti insieme potessimo costruire una piccola memoria collettiva della lettura di questo libro.
L’Italia è antifascista. Da questo siamo nati e grazie a questo siamo qui.
NOTE & DISCLAIM
- Il libro che cito in questo articolo è: Umberto Eco, Il fascismo eterno, ed. La nave di Teseo (2018), 51 pagine, 5€
- Questo post non è stato sponsorizzato dall’ANPI né da gruppi armati di giovani comunisti.
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L’idea del libro da fare girare è stupenda, peccato essere arrivata tardi (e comunque non ho instagram! Quanto sono out! :D). Sono quelle piccole iniziative in realtà grandi, perché uno la propria parte la fa. Bello bello bello tutto post. Soprattutto perché i gruppi armati di giovani comunisti non hanno dovuto pagare. 🙂