La casa di Leyla di Zülfü Livaneli

la casa di leyla zulfu livaneli
Share

Nel primo post Instagram che ho dedicato a La casa di Leyla di Zülfü Livaneli (Casa Editrice Altano) scrivevo:

Dov’è casa? Viene da chiedersi. O forse: cosa è casa? Una cultura, un tempo, una visione del mondo?

E in effetti all’interno de La casa di Leyla l’idea di casa e il suo significato profondo sono presenti in ogni pagina (sin dal titolo, a dire il vero).

Ciò che è sorprendente è tutto il resto. Ovvero il fatto che ad una riflessione sulla casa e l’appartenenza che sottende tutta la storia, si aggiungono temi complessi e contemporanei come la diversità e la conciliazione di diversità, come il progresso e il suo rapporto con la tradizione, come il ruolo delle donne nella contemporaneità e nella storia.

A volte capita, soprattutto nelle opere più contemporanee, che gli autori, volendo strafare, buttano in pentola tanti temi difficili e diversi e li riducono in una poltiglia informe e sicuramente non commestibile.

Livaneli, invece, si prende cura di ciascuno dei mille ingredienti che compongono la sua ricetta, non ne banalizza nessuno, non ne trascura nessuno e quel che viene fuori è un coro armonico di tante voci, la dimostrazione letteraria che anche la varietà può essere raccontata.

 

– TEMPO DI LETTURA 3 MINUTI –

La casa di Leyla | Come inizia la storia

L’anziana signora si era seduta ai piedi di un immenso platano e da due giorni non si era quasi mossa.

Il libro inizia così, con Leyla Hanim, l’anziana signora protagonista del romanzo, seduta su un marciapiede, in attesa di riavere la sua casa.

Sì perché Leyla abita in una piccola casa che si trova dentro il giardino di uno yali, una villa tradizionale turca, affacciato sul Bosforo.

Lo yali è una villa lussiosissima, Leyla una volta ci abitava dentro. Poi la sua famiglia era stata costretta a venderlo, ma la piccola casetta era ancora di Leyla, o almeno lo era stata fino a quella mattina, quando due uomini mandati dal nuovo proprietario dello yali, sono entrati in casa, hanno pescato un po’ di biancheria dai cassetti e, riempita una valigia, hanno accompagnato Leyla fuori dal confine della proprietà.

Lei rimane seduta sul marciapiede con il suo atto di proprietà in mano. È un errore, si risolverà pensa, ma nel frattempo passano due giorni e arriva la polizia, lì, pronta a sgomberarla.

 

la casa di leyla livaneli

 

 

 

Leyla non è solo un’anziana signora cacciata dalla sua casa, è anche un simbolo, un’icona. È La Signora, la donna che porta in sé la memoria del quartiere, che tutti conoscono e tutti rispettano, e tutti ammirano.

Uno di loro, Yusuf, è un giovane giornalista arrivato sul posto per appurare la vicenda. Yusuf non è nuovo di quel quartiere, è cresciuto lì, anche lui conosce La Signora, anche nel suo immaginario confluiscono tutti i simboli di cui Leyla è portatrice. Così decide di aiutarla, e la porta a casa con sé, dalla parte opposta della città.

 



 

La casa di Leyla | Mettere insieme mondi inconciliabili

All’inizio Yusuf non ha molto successo: si chiede se portare Leyla con sé nel suo quartiere popolare, multietnico, caotico e scapestrato non sia stato un errore. Un posto come quello Leyla non lo ha davvero mai visto.

Senza contare che Yusuf vive con la sua ragazza, Roxy, una giovane cantante hip hop indomabile e anticonformista, tornata in Turchia, sua terra d’origine, dalla Germania, dove viveva con la famiglia, per sfuggire a tutti gli imposti, alle regole, alla tradizione, al si fa così.

 

la casa di leyla livaneli yali turco
Yali turchi sul Bosforo

 

Roxy di Leyla non vuol saperne nulla. Almeno finché non scopre che anche in quell’anziana signora c’è dell’eccentricità: mai sposata, è sola al mondo, ma è colta, conosce la musica e pare che nessuno l’abbia mai vista pregare… sarà una cosiddetta infedele?

 

Cosa sono gli Studi Culturali

 

La casa di Leyla è un lettura davvero piacevole, che dischiude, una a una, tante sfaccettature della stessa storia, come piccole scatole cinesi: dentro ognuna troviamo un pezzetto di trama, una storia nuova o antica, un dolore, una gioia, una resistenza, una liberazione.

E ogni nuovo capitolo è una sorpresa: proprio quando sembra che si stia per arrivare a un qualche tipo di verità, Livaneli riesce a mettere tutto in discussione e a mostrare come spesso la realtà si componga di minuscoli pezzetti apparentemente incompatibili e inintelligibili.

 

zulfu livaneli la casa di leyla
Zülfü Livaneli

La casa di Leyla | Dove è casa?

Direi che l’appartenenza è uno dei temi centrali del libro. Appartenenza intesa non solo come casa, tetto e pareti, non solo come luogo fisico in cui si risiede, ma in un senso più ampio come luogo esistenziale in cui si sta bene, in cui non si avverte alcun attrito, alcun disagio.

Allo stesso tempo, senza mai fornire definizioni o lezioni di morale, Livaneli riesce a raccontare tutte le volte in cui l’appartenenza è data per scontata, quando viene appioppata per analogia, per pigrizia culturale, per stereotipo: a cosa appartengono i personaggi del libro? Sono turchi, ma di quale tempo? Qual è la loro storia personale, dentro la Turchia?

 

la casa di leyla livaneli cihangir
Cihangir, Istanbul: il quartiere di Yusuf

 

E le donne? Possiamo ancora appioppare loro questa etichetta di genere se disattendono tutti i cliché che la tradizione, la morale, la società tutta vorrebbe poter usare per fornire definizioni vuote, che non definiscono in realtà nessuno?

Ecco, sembra che Livaneli voglia dirci proprio questo: non lasciamoci definire. Non lasciamo ad altri il potere di raccontare la nostra storia.

Leyla è un personaggio che sorprende a ogni capitolo e proprio per questo: perché quel che appare non conferma mai quello che è realmente, perché sfugge a tutte le opinioni che chi legge pensa di poter maturare sul suo conto, quando ti sembra di averla presa viene fuori un altro pezzetto di storia e tutto cambia, e Leyla sfugge alla definizione che avevi appena provato a darle.

 

__________________________________

Questo post nasce da una collaborazione retribuita con Casa Editrice Atano.

Share

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.