#ResistenzaVera | Una rassegna di letteratura italiana

letteratura italiana resistenza
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I miei lettori più affezionati (soprattutto chi di voi segue le mie storie su Instagram) sapranno che lo scorso dicembre si è aperto per me con un esame universitario che ho amato moltissimo: Letteratura italiana otto-novecentesca.

Vi ho ampiamente raccontato delle mie peripezie e del rocambolesco esame sostenuto (e dell’insoddisfazione, e della rabbia). Adesso vorrei parlarvi di ciò che ho imparato.

letteratura italiana resistenza

E vorrei condividere con voi ciò che mi è rimasto di questo splendido esame perché nel periodo in cui ho mostrato su Instagram le foto dei libri che stavo leggendo per preparare l’esame ho ricevuto da voi moltissime domande e moltissimi consigli sulla letteratura italiana del dopoguerra.

Da questo capisco che l’argomento vi appassiona quanto se non più di me: per questo ho deciso di iniziare su questo blog una rassegna di post dedicati ad alcuni aspetti dei libri letti per l’esame.

 

– TEMPO DI LETTURA 3 MINUTI –

 

Una rassegna di post dedicati alla rappresentazione di fascismo, antifascismo e Resistenza

Insieme ad alcuni dei più amati autori italiani del Novecento: Calvino, Pratolini, Pavese e Ginzburg

Le opere di cui vi dirò sono Il sentiero dei nidi di ragno, Cronache di poveri amanti, La luna e i falò e Lessico famigliare.

Come sempre potremo poi discuterne insieme su Instagram, potrete scrivermi e contribuire al dibattito.

 

letteratura italiana contemporanea

 

Ciò che mi ha fatto pensare all’idea di una rassegna di post è stato il modo in cui questi autori e queste opere ci parlano del fascismo, dell’antifascismo e della Resistenza: non c’è pregiudizio, non c’e stereotipo.

L’affievolirsi della memoria porta con sé due effetti: alcuni non ricordano l’orrore del fascismo, lo minimizzano, ci ridono su, molti altri, tutti noi, in effetti, dimentichiamo che la Resistenza, pur mantenendo il suo valore inestimabile per la nostra vita e la nostra libertà, è stata una guerra.

C’è stato il bello e c’è stato il brutto e ricordarlo non significa togliere valore alla Resistenza, anzi significa restituirgliene.

 

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Il sentiero dei nidi di ragno: la differenza fra i buoni e i cattivi
(leggi il post)

Inizieremo il 4 febbraio (le date possono variare, ma vi terrò sempre aggiornati tramite Instagram e Facebook) con un post su uno dei capitoli più significativi de Il sentiero dei nidi di ragno di Italo Calvino

È un capitolo strano, è dentro al libro ma è come se ne fosse fuori, è quasi un’esegesi, una riflessione profonda su ciò che l’autore ci sta raccontando: cosa distingue, durante la Resistenza, i buoni dai cattivi?

 

il sentiero dei nidi di ragno calvino

 

È la riflessione del comandante Kim su fascisti e partigiani: se tutti sparano e tutti uccidono dev’esserci qualcos’altro che identifichi la parte da cui si è scelto di stare.

 

Resistenza il sentiero dei nidi di ragno il commissario kim

Cronache di poveri amanti: la ragione di esser fascisti
(leggi il primo post o leggi il secondo post)

Andremo avanti con un doppio appuntamento con Cronache di poveri amanti di Vasco Pratolini: il 18 febbraio e il 3 marzo parleremo di uno dei personaggi, Osvaldo e del capitolo centrale del libro, La Notte dell’Apocalisse

Il personaggio di Osvaldo e il capitolo su La Notte dell’Apocalisse sono la perfetta dimostrazione che capire le ragioni che hanno portato all’instaurarsi del fascismo non significa in nessun caso giustificarle. Si può capire, conoscere e rimanere dell’idea che sia stato uno dei periodi più bui della storia d’Italia.

 

cronache di poveri amanti pratolini

 

Osvaldo è un fascista. Abita in via del Corno come tutti gli altri personaggi di cui Pratolini ci racconta in Cronache di poveri amanti e ha una storia particolare: ricostruendo la sua storia personale Pratolini ci spiega come un fascista diventa un fascista.

E il culmine di questa trasformazione da persona comune a carnefice ce la descriverà proprio ne La Notte dell’Apocalisse, uno dei capitoli più belli che io abbia mai letto in un libro.

Resistenza vera leggi anche Cronache di poveri amanti pratolini

 

 

 

La luna e i falò: la Resistenza che delude e ferisce
(leggi il primo post o leggi il secondo post)

Il quarto post sarà dedicato a La luna e i falò di Cesare Pavese.

La luna e i falò parla di un periodo storico successivo: la guerra è già finita e con essa anche la Resistenza. Pavese ci racconta un’Italia che sta lentamente tornando alla vita senza la guerra, che sta provando a ricostruirsi una sua normalità. Ma cosa ha lasciato la Resistenza nel cuore e nella memoria di chi l’ha vissuta?

 

pavese la luna e i falo

 

La Resistenza non è stata sempre bella. Chi, come me, è cresciuto credendo fermamente nei valori della Resistenza si sarà reso conto, ad un certo punto nella sua vita, che i partigiani non sono sempre stati gli eroi indefessi che abbiamo immaginato.

Ci sono stati anche cattivi partigiani, sono state commesse anche azioni discutibili. Dircelo non ci renderà meno partigiani, non ci renderà meno rispettosi della Resistenza e della nostra Storia.

 

Fascismo eterno Umberto Eco

 

Lessico famigliare: uno sguardo sull’intimità famigliare della Resistenza

Il quinto post, infine, sarà dedicato a Natalia Ginzburg e al suo Lessico famigliare.

Lessico famigliare ci parla del fascismo e della Resistenza da un punto di vista del tutto diverso: ci racconta la storia di una famiglia, i Levi, e del loro impegno diretto nello svolgersi di eventi importantissimi per la storia d’Italia.

 

ginzburg lessico famigliare

 

La doppia prospettiva ci permette di sbirciare nella storia intima di una famiglia e insieme di vedere ciò che succede sullo sfondo, nella storia di tutti. Poi, per la storia particolare dei Levi avviene una sovrapposizione, un innesto: la storia privata diventa storia di tutti e viceversa.

 

 

Questo è il progetto: spero di esserne all’altezza, innanzi tutto, ma spero anche di riuscire a trasmettervi il mio entusiasmo e la mia emozione davanti queste opere meravigliose e spero di riuscire a coinvolgervi e a buttarvi dentro quella che vorrebbe essere una grande discussione sulla nostra storia e su ciò che è stato.

 

DISCLAIM

  • Le immagini presenti in questo post sono di Elena Spadafora, se vuoi utilizzarle chiedi il permesso a amaranthinemess@gmail.com
  • Questo post non è stato sponsorizzato dalla famiglia Einaudi


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